Ho incontrato Woody Allen
S2 E10 | No dai, il suo doppelgänger: vive a Malta e ha una voglia matta di finire in galera
Ciao, io sono Giulia e questa è la seconda stagione della Guida Galattica per Enostappisti: la newsletter che ti aiuta a unire i puntini nell’universo vino, un paio di bottiglie / canzoni / parole / vicende random / link al mese.
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🚀 Il vino e tutto il resto, a Malta
La vostra giovane padawan del vino è appena tornata da una settimana di scorribande nella inaspettatamente felice isola di Malta: se avessi la prospettiva reale di una pensione dignitosa (ah!) la vorrei passare nella cittadina di Sliema.
Ecco che mentre raccontavo delle mie scorribande (una in particolare) è giunta una richiesta:
Chi sono io per ignorare le vostre richieste?
E quindi eccoci qui con un episodio un po’ anomalo, in cui vi racconterò di un pomeriggio altrettanto anomalo, trascorso a Malta.
☀️ Mar Casar: la maison du vin naturel
Malta mi è piaciuta tanto perché non è tirata a lucido: Sliema, il paesone dove alloggiavamo, è rumorosa, sporca, con un fascino decadente che ricorda i paesini delle più remote periferie del nostro profondo Sud.
Sliema vive di turismo, ma non gliene frega di apparire in un certo modo: è così, impenitente, offre tutto quello che ha - tra un mare stupendo e un clima invidiabile fino a ottobre - ma per il resto ti lascia intendere che sì, è proprio tutto lì, in quel suo lungomare interminabile e in scorci paesaggistici mozzafiato.
È possibile provare reale meraviglia scoprendo il servizio di autobus che collega l’isola da nord a sud, da est e ovest, con tanto di app e travel card a prezzi irrisori: abbiamo comodamente viaggiato per cinque giorni su autobus climatizzati, puntuali tanto da spaccare il secondo, con corse illimitate da mattina a notte fonda, al costo di 40€. Trenitalia, watch and learn.
E così un giorno siamo salite su un bus direzione “Girgenti” e ci siamo addentrate nell’entroterra della costa Sud dell’isola. Dopo un’abbondante ora di camminata tra strade sterrate, incorniciate da fichi d’india e brulle distese di terreno arse dal sole cocente, siamo arrivate a destinazione: la cantina Mar Casar, la maison du vin naturel.
Ad accoglierci, proprio lui: uno smilzo e ruspante Woody Allen maltese qui di seguito immortalato mentre apre la prima di TANTE bottiglie che ha generosamente stappato nel corso del pomeriggio.
Si muove circondato da 3 cani, è un poliglotta che alterna con un tempismo che ha dell’incredibile inglese, francese e italiano, e ha delle vedute peculiari del mondo: tipo, pensa che le piante soffrano pur non avendo un cervello.
Ci offre, per iniziare, uno Chardonnay macerato 5-6 settimane, che è camaleontico proprio come il nostro Woody, seguito da un blend molto gentile, vellutato, di Merlot e Petit Verdot.
Arriva poi all’improvviso una demi-voleé , mentre ti aspetti tutt’altro: un indimenticabile Merlot fermentato con infusione di hemp buds, germogli di canapa. Un sapore unico, un sorso di velluto, una carezza per il palato.
Il percorso continua tra bottiglie nude (ovvero non ancora etichettate), vecchie annate, voli pindarici, il tutto con intervalli in cui Woody si assenta per spipettare serenamente a pochi passi da noi.
Dopo forse qualche spipettata di troppo (a questo punto è chiaro cosa stesse spipettando - per combattere il mal di schiena) il nostro Woody si sbottona dicendo che sta facendo esperimenti anche con altri tipi di sostanze in infusione, dalle foglie di coca, ai magic mushrooms.
Come ha detto lui, a ragion veduta: “se non mi arrestano prima, ne vedremo delle belle”. Siamo tutti d’accordo, credo.
🪐 Un vino di Mar Casar
🍾 Lo Chardonnay Amber Natural Wine 2017
🦞 Momento di consumo: lungomare, una pita o un kebab tra le mani, il tramonto davanti e le preoccupazioni alle spalle
🎮 Per i miei wine nerd:
La macerazione nei vini bianchi: croce e delizia dei vignaioli.
Come mai? La macerazione è come il sale nei piatti: nella giusta dose esalta la pietanza, ne basta un pizzico in più e maschera qualsiasi altra caratteristica.
Cosa dire del macerato del nostro amico Woody? Buono, buonissimo, godurioso. Lo abbiamo ribevuto con calma qualche sera dopo mentre facevamo le valigie per tornare a casa e ha illuminato la nostra serata. Pur essendo Chardonnay, poteva essere qualsiasi cosa, qui la macerazione di 5-6 settimane la fa da padrona.
C’è da dire anche che lo Chardonnay è un vitigno abbastanza malleabile: prende le sembianze del vignaiolo e del territorio in cui viene prodotto; in un clima torrido come quello di Malta, forse, una macerazione massiccia alla fine può solo aver giovato.
☄️ Un altro vino di Mar Casar
🍾 Il Merlot “Sacrum” CBD Natural Wine 2020
🦞 Momento di consumo: una serata in cui volete veramente stupire; occhio a chi invitate a cena!
🎮 Per i miei wine nerd:
Come dicevamo in apertura, questo vino è prodotto con infusione di germogli di canapa. Non appena ha inizio la fermentazione, all’uva vengono aggiunti questi germogli: quindi il vino passa tanto tempo a contatto con le bucce quanto con questi germogli.
L’estrazione di CBD è comunque minima, ma dona al vino un carattere unico. Ancor più evidente nell’assaggio comparato con il blend di Merlot e Petit Verdot prodotto senza questo peculiare twist: è tutto giocato su un mentolato e un tono verdognolo, di erba appena tagliata, che si mostrano a tratti.
La fermentazione - per questo vino come per tutti gli altri - è svolta rigorosamente in qvevri - anfore georgiane “realizzate a mano da George Kopadze di Shroa, con la migliore argilla caucasica contenente grandi quantità di oro, argento e magnesio”.
🎷 Amr Diab, Nour El Ein Spotify | YouTube | Apple Music
Siamo state tre ore ad assaggiare i suoi esperimenti, a immaginare i suoi sogni e ascoltare i suoi discorsi (un po’ deliranti) sulla libido degli uomini dopo i 62 anni, la provenienza dei cani che gravitano intorno alla sua cantina e certi vigneron in Champagne che, a suo dire, comprano uva in Inghilterra: il mondo che cambia restando fermo.
Il tutto con la calma che contraddistingue i paesaggi, urbani come rurali, di quest’isola al limite del Mediterraneo.
Onestamente non ricordo a cosa si riferisse nello specifico (sono passate veramente tante bottiglie), ma voglio chiudere con una perla del nostro Woody, che paragonava una bottiglia di vino a una relazione d’amore:
“Una bottiglia di vino è come l’amore; c’è l’inizio, il momento di mezzo o “il momento clou” e la fine. Se butti tutto in un decanter, beh, è tutta un’altra storia.”
💫 ABC del vino
La vinificazione in anfora: pratica che è stata sdoganata negli ultimi trent’anni da vignaioli audaci (in Italia uno dei pionieri è Josko Gravner), ma in realtà risale all’alba dei tempi del vino.
Vedete quei buchi neri? Ecco, quelle sono le bocche delle anfore interrate. Vengono chiuse e il vino fermenta al loro interno.
Cos’hanno di particolare le anfore, specialmente se paragonate a contenitori che più di frequente vengono utilizzati per vinificare?
Con il più tipico dei contenitori, l’acciaio, l’argilla condivide il fatto di essere un materiale neutro, che non cede sostanze aromatiche al vino durante la propria permanenza nel contenitore. In questo modo il carattere identitario dell’uva non viene alterato.
L’anfora in terracotta ha in comune con il legno la porosità: questa dipende dall’impasto dell’argilla e dalla sua temperatura di lavorazione: a minor grado di cottura, corrisponde una maggiore capacità di scambiare l’ossigeno con l’ambiente esterno - con conseguente arricchimento in termini di gusto e colore.
In ultimo, con il cemento, l’anfora in terracotta condivide l’inerzia termica, ossia la capacità del materiale, e quindi del vino contenuto al suo interno, di non andare incontro a sbalzi di temperatura. Il discorso è valido per tutte le tipologie anfore, a maggior ragione se le anfore vengono utilizzate “alla georgiana”, ossia vengono interrate – come nel caso del nostro Woody.
🪐 Ti sei mai chiesto come muovere i primi passi nell’esplorazione dell’universo vino senza quel tipico timore reverenziale?
Sto modellando la Guida Galattica per Enostappisti in un ciclo di serate dedicate alla scoperta del proprio gusto personale, un’introduzione al vino che non mira a formare futuri sommelier, ma bevitori coscienti: fare il primo passo e inaffiare il seme della curiosità per un approccio al vino consapevole.
🛰️ Update: tra Malta e altre cose mi sono un po’ arenata, la definizione dei contenuti procede un pochino a rilento, ma spero di ultimarla entro fine ottobre. Poi dovrò trovare un e-commerce per i vini, definire la piattaforma dove avverranno gli incontri online, fare qualche pitch a ristoranti di zona. Un sacco di cose! Però sono contenta di questo fermento. Mi sento come un tino in fermentazione.
(Sono un po’ meno contenta della sveglia alle 5:30 ogni giorno per avere il tempo di far tutto ma va beneeeeee)
👉🏻 Ti andrebbe di darmi qualche consiglio o spunto per costruire questo ciclo di serate? Puoi farlo in 2 minuti (giuro) compilando il questionario che trovi aprendo questo link.
🌒 Link molto belli
A questo link un approfondimento di Wine Enthusiast sull’affinamento del vino in anfora.
Una breve panoramica della viticoltura a Malta e qualche cantina da visitare - curiosamente il nostro Woody non è in lista.
Lebanon Winemakers pray for peace. Questa cosa che è ok per alcuni Stati di invadere altri Stati non smetterà mai di farmi sperare nella nostra estinzione.
Bevande dealcolate… ben prima del boom delle bevande dealcolate. L’Antidote.
🌍 Q&A
Avete una domanda da farmi ma non avete Substack per lasciare un commento? Vorreste un approfondimento? Oppure consigliarmi una bottiglia di vino, o una cantina da visitare?
📣Vi è piaciuto questo episodio un po’ diverso dal solito?
Potrebbe diventare una rubrichetta ricorrente in parallelo agli episodi standard?
Per esempio: a novembre ho in programma un weekend a Verona e un altro a Pavia, oltre alla fiera FIVI; se entrassi in contatto con realtà interessanti, potrebbero interessarvi episodi a tema?
Per questo mese è tutto: grazie mille per avermi dedicato del tempo.
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Ci sentiamo presto, ciao!
Vino prodotto con infusione di germogli di CBD. Il primo viaggio della piccola Livia sarà a Malta quindi. 😁
una scheda la tua newsletter. in un'altra prenoto voli per malta :D