Il vino del futuro non sarà più vino?
S1 E2 | Vogliamo vedere il calice mezzo pieno o mezzo vuoto?
Ciao, io sono Giulia e questa è la Guida Galattica per Enostappisti: la newsletter che ti racconta e consiglia bottiglie di vino a cadenza tendenzialmente mensile.
🚀Cambiamenti all’orizzonte?
Ho inviato il primo numero della Newsletter il 21 febbraio; il secondo è uscito il 21 marzo. Pensavo di inviare questo terzo numero il 21 aprile, per istituire una sorta di appuntamento con voi e con me stessa: ho fallito.
Però la vita è così a volte, e capita che i cambiamenti - anche quelli volontari - abbiano la meglio su scadenze, appuntamenti e via dicendo. Mi sento sopraffatta dai cambiamenti che sto affrontando nelle ultime settimane, quindi spesso sono in ritardo.
Ma veniamo a noi: voi che rapporto avete con i cambiamenti? E che rapporto abbiamo, in qualità di consumatori di vino, con i cambiamenti che potrebbero sconvolgere il mondo del vino come lo conosciamo oggi?
Parliamone, partendo da un fatto e da un dato di fatto:
Kylie Minogue - non la prima, né l’ultima superstar a investire in vigneti - ha presentato al Prowein (principale fiera del settore, almeno in Europa) il suo vino spumante rosé… senza alcool. Come se questo non bastasse, è un best-seller nel Regno Unito, dove, dati alla mano, durante il periodo Natalizio ne è stata venduta una bottiglia ogni dieci secondi.
Secondo una ricerca svolta da Grand View Research, nel 2021 i vini in lattina hanno pesato per circa 235 milioni di dollari sul mercato globale, con la prospettiva di sfiorare i 570 milioni entro il 2028.
Vino senza alcool, vino confezionato in contenitori diversi dalle classiche bottiglie: cosa succede quando modifichiamo il contenitore di una bevanda, forse ne alteriamo il contenuto? Cosa succede invece se modifichiamo le componenti di una bevanda, compromettiamo irrimediabilmente la sua essenza?
La risposta a queste domande non è univoca, c’è chi pensa di star per affrontare l’apocalisse, c’è chi tira un sospiro di sollievo, pensando invece alla salute (l’alcool fa male) e all’ambiente (produrre vino comporta inquinamento, e la relativa produzione di vetro è a tal proposito un punto critico).
Per quanto riguarda il nostro complicato rapporto con l’alcool, non possiamo ignorare che in certi mercati il consumo di bevande alcoliche sia in calo, a favore delle bevande analcoliche.
Per quanto riguarda invece il vino in lattina, ci sono già realtà avviate, con strategie di branding che potrebbe attirare anche i consumatori più giovani e potenzialmente contribuire al risollevamento di un mercato un po’ morto: Quartin in questo senso è un esempio virtuoso.
Cosa ne pensate? Andiamo verso la distruzione della tradizione, o l’evoluzione della stessa?
Io invece cosa ne penso? Penso che nessuno è immune alla paura, o all’ansia di un cambiamento imminente. Il discrimine credo stia nell’attitudine con cui vengono affrontati certi eventi.
Io mi armo di un calice e di spirito critico -come mio solito- e, per non sbagliare, metto nel carrello una lattina di vino (magari proprio di Quartin) e un vino senza alcool. E, nello spirito della Guida Galattica per Enostappisti, vi terrò aggiornati.
🪐Un paio di bottiglie al supermercato
Anche stavolta sono riuscita ad andare solo alla Coop, ma a questo giro ho due bottiglie molto interessanti da proporvi:
🛒 Probabilmente uno dei migliori Moscato che abbia mai provato, anni fa. Il lato aromatico è esplicito più che mai, alternando ora note di mela ora note di salvia, per una bollicina finissima, dolce, ma non stucchevole, elegante.
È un vino jolly da fine pasto, perfetto per accompagnare i dolci più disparati: bigné, pasticceria secca, del semplice cioccolato, dolci al cucchiaio.
🛒 Se vi piacciono i vini bianchi molto, molto fruttati, allora questo Vermentino di Tenuta Le Colonne fa al caso vostro.Ci pensa una bella freschezza a stemperare, tra note di pesca e gelsomino.
Benché non sia decisamente il mio tipo di vino, l’ho trovato comunque compiuto, nel complesso coerente con prezzo e posizionamento.
Lo vedrei benissimo con una pasta agli agretti, oppure ad accompagnare antipasti a base di pesce.
☄️Un paio di bottiglie online
Spostiamoci adesso online, terreno maggiormente fertile e che ben si presta alle nostre esplorazioni, per un paio di bottiglie che hanno illuminato questo mese di Aprile.
🍇 Con l’arrivo della bella stagione mi viene sempre una voglia incredibile di bollicine. Volevo però qualcosa di diverso, possibilmente non italiano, né francese: girovagando sul web mi mi sono imbattuta in questo spumante portoghese.
La bollicina di questo 3B Extra Bruto di Filipa Pato è gustosissima, rinfrescante, cremosa: al naso risaltano note di zagara, agrumi, con lievi sentori di crosta di pane.
Da bere e ribere, possibilmente all’aperto, senza fretta, per confondersi tra gli odori della primavera e gli aromi di questa bottiglia - senza sapere più chi sia responsabile di cosa.
Lo trovate su Florwine
🍇 Non c’è niente da fare, la Valle d’Aosta è proprio magica: riesce pure nell’ardua impresa di farmi apprezzare un Gewurtztraminer, tanto da parlarne!
Questo è un Gewurtztraminer con una marcia in più: si spoglia della grazia che di solito lo caratterizza e -spesso- lo appesantisce, per regalarci una versione di questo vitigno meno impostata e più frizzantina: al naso il tipico sentore di salvia è accompagnato da aromi floreali e una lievissima nota di idrocarburo.
Al palato ha un equilibrio perfetto tra rotondità e freschezza, con una punta di sapidità nel finale.
Lo trovate su Tannico
💫 ABC del vino
Cosa vuol dire che un vino è “fresco”? In modo del tutto controintuitivo, non ha niente a che vedere con la temperatura: non vuol dire che “non è caldo”.
In gergo, freschezza è sinonimo di acidità: un vino fresco è un vino acido, che a livello sensoriale stimola la salivazione in bocca.
Se siete curiosi, la prossima volta che bevete un calice di vino fate così: subito dopo aver deglutito fermatevi e concentratevi su ciò che sta avvenendo nella vostra bocca e in particolare ai lati della lingua: la salivazione è aumentata? In che misura?
In questo modo riuscirete a farvi un’idea della componente acida del vino che state bevendo, ovvero della sua freschezza.
🌒 Link presi qua e là
Per la serie “cose che non volevo vedere e invece ahimé ho visto”, a tema vino & salute: Alessandra Mussolini che trangugia vino alle 11 di mattina (e se ne vanta) per mostrare il proprio dissenso rispetto alla possibilità di esplicitare la dannosità dell’alcool in etichetta. Ooooookay.
Per controbilanciare vi lascio un ottimo approfondimento a proposito, dal Magazine della Fondazione Umberto Veronesi.
Quanto coraggio ci vuole ad aprire un’azienda vinicola senza essere “figlio/a di”? Molto. Tutto il resto ce lo raccontano dei coraggiosi vignaioli, su Esquire.
Vi piace il Prosecco? Questo articolo del Post ci racconta la sua storia, e ci illustra il fenomeno che l’ha reso così celebre.
Come reagireste se tra voi e l’eredità del vostro defunto padre ci fosse il riconoscimento - tramite degustazione - di 12 misteriosi vini? Questa la premessa di Drops of God, nuovissima serie tv di Apple TV+. Vedo e prevedo del binge watching in questo weekend lungo!
🌌 Vino & Arte
Quanti modi esistono per parlare di un vino?
Sarah Heller MW (MW sta per Master of Wine) ha creato un modo tutto suo, altamente d’impatto, che si pone letteralmente come ponte tra vino e arte: come leggiamo in questo articolo il metodo si basa sul “dipingere le emozioni che il vino le trasmette”.
Vi rimando al suo profilo Instagram e al suo sito web per approfondire ulteriormente le sue “visual tasting notes” ovvero, tradotto letteralmente: “note di degustazioni visuali”.
Per questo mese è tutto: grazie mille per avermi dedicato del tempo.
Se avete commenti, dubbi o domande, sapete dove trovarmi: mi fa molto piacere confrontarmi su qualunque questione possa venirvi in mente – qui tra i commenti, oppure su Instagram.
Ci sentiamo presto, ciao!
Vogliamo considerare il vino senza alcool comunque vino? Già da lì potrebbero partire discussioni infinite. 😂 Il 3B tanta roba, perfetto per calarsi nella stagione in arrivo. Ottima lettura come sempre, avrei giusto evitato il maiuscolo su Alessandra Mussolini che, quando ho letto, mi ha fatto trasalire. 😂