Ciao, io sono Giulia e questa è la seconda stagione della Guida Galattica per Enostappisti: la newsletter che ti aiuta a unire i puntini nell’universo vino, un paio di bottiglie / canzoni / parole / link al mese.
🚀 Senza fretta, ma senza sosta
Chi l’avrebbe mai detto?
Questa newsletter giunge alla seconda stagione – stiamo per fare il giro di boa e compiere un anno: è l’impegno creativo più longevo che abbia mai sostenuto. Mi sento di farmi un amichevole pat-pat sulla spalla per non aver mollato dopo il primo episodio, preda del mio perfezionismo patologico o della sindrome dell’impostore.
A proposito, mentre ascoltavo l’ultimo episodio del podcast di Tipicamente (recuperatelo se non lo avete ancora ascoltato), oltre alle sempre puntuali osservazioni sul mondo del vino e tutto ciò che gli ruota attorno, mi ha colpito una frase - parte di una riflessione più ampia - in particolare:
“C’è una dimensione molto personale che ti porta a fare le cose a prescindere dal ritorno, a prescindere dalla sostenibilità economica, perché lo ritieni giusto e basta. Perché risponde a un bisogno, a una vocazione individuale molto personale – anche a degli elementi forse di presunzione”
Ascoltando queste parole con la lente della mia esperienza, ho tirato un sospiro di sollievo: ho pensato che alla fin fine se scrivessero solo coloro che hanno la certezza di essere letti, non scriverebbe quasi nessuno.
Questo spazio cresce lentamente – come me: senza fretta, ma senza sosta. Voglio focalizzarmi meno sul numero di iscritti che raccolgo di mese in mese e più sulla linea editoriale, sulle idee, sul fulcro di queste divagazioni: il vino.
E dunque vi lascio i miei non propositi per l’anno nuovo:
Non pubblicare meno di 12 episodi per questa seconda stagione: addio perfezionismo!
Non tenere i vini nel mio caveau (leggasi: sottoscala) aspettando il “momento giusto” per più di sei mesi
Non abbandonarsi all’illusione del controllo
Non bocciare l’esame del WSET 3 a marzo 🤞🏻
Non leggere / ascoltare sempre le solite voci, a me affini, per evitare di ritrovarmi in una bolla dove ho sempre ragione e mai torto
Alcuni saranno sicuramente più semplici di altri, ci aggiorniamo a dicembre per vedere com’è andata. Adesso iniziamo!
🛸 Stacchetto pubblicitario
Dieci secondi di spot pubblicitario, in cui vi ricordo l’esistenza delle mie selezioni su Bacco Minore: tramite i miei link potete acquistare i vini con un 10% di sconto, pari alla mia commissione.
Shiny happy people: tre bianchi pop che parlano di spensieratezza e aperitivi in terrazza
Pink is punk: tre rosé per farvi ricredere e innamorare della categoria
A little party never killed nobody: sei vini misto bianchi-rossi-frizzanti per le cene con gli amici o con chi volete; oppure semplicemente per fare scorta ✨
Sparkling Forever: quattro vini misti spumante / prosecco, perché è sempre l’ora di un calice di bollicine
Light Reds Up: dimentica in frigo questi rossi per un'oretta prima di aprirli e lasciati stupire dalla piacevolezza della loro veste leggiadra.
👉🏻 Ovviamente se voleste una selezione ad hoc per un’occasione speciale o qualunque altra evenienza, non dovreste far altro che mandarmi un DM con le vostre esigenze: al resto ci penserò io!
🪐 Qualche bottiglia al supermercato
Prima di tutto una domanda per definire questa seconda stagione: preferireste un unico consiglio d’acquisto ben approfondito, oppure due consigli con meno contesto?
👉🏻 Questo mese intanto vi consiglio di provare la Barbera del Monferrato “La Monella”, vino rosso piemontese disimpegnato e scanzonato: una barbera rossa frizzante, briosa e mooolto fruttata.
🍔 Super versatile in abbinamento: da provare con un bel piatto di affettati e formaggi, oppure con un bel piatto di pasta.
🛒 Potete acquistarlo alla Coop.
☄️ Qualche bottiglia in enoteca
Anche in questo caso, chiedo: vorreste un vino al mese oppure due?
Piccola novità: sto leggendo un libro che si chiama Vini e Vinili, scritto da Maurizio Pratelli, in cui vini e vinili (per l’appunto) si intrecciano, sovrapponendo le proprie storie e le proprie caratteristiche: un libro da centellinare, con calma, proprio come un calice di vino.
(Mi sto infognando anche con vari studi che analizzano e provano a identificare il potenziale ruolo della musica nell’assaggio del vino – ve ne parlerò più avanti)
Tutto questo per dirvi che d’ora in poi mi diletterò ad abbinare i vini comprati in enoteca / online a canzoni che secondo me potrebbero amplificare l’esperienza. Non più descrizioni asettiche quindi, ma più vaporose, spaziose, imprevedibili.
Un modo diverso per parlare di vino, rispetto all’elenco della spesa degli aromi - la cui utilità nel pratico mi è sempre sembrata dubbia. Proviamo, intanto, con il primo vino di questa stagione.
🍷 Il vino è Andataeritorno, di Ancarani | Albana 50% Famoso 40% Trebbiano 10%
🍔 In abbinamento a un bel piatto di polenta, o una bella lasagna di verdure
🎷 To Be Loved di Adele Spotify | YouTube | Apple Music | Amazon Music
Un calice di questo bianco falso orange (non fatevi ingannare dal colore, non fermenta a contatto con le bucce; sta in pressa tutto il giorno e deve il proprio colore aranciato al contatto con l’ossigeno) rigorosamente a temperatura ambiente, mentre la voce di Adele, a tratti struggente a tratti ruggito, ti prende per mano: un viaggio di andata e ritorno fino alle viscere del sentire. Tentare, amare, fallire, guardare il cielo, ripartire. Si rincorrono note di agrumi, pesca, una punta di miele. Un sorso pieno, fresco, mai appesantito, che ti consente di andare avanti e indietro, anche per sempre, instancabilmente. Una migrazione, da chi eravamo prima di spiccare il volo a quelli che saremo una volta arrivati. Arrivati dove? Al termine del calice, del nostro viaggio, della canzone.
🛒 Dove acquistarlo? L’e-commerce della cantina.
💫 ABC del vino
Anche in questo caso: cosa vi incuriosisce? Nella prima stagione abbiamo parlato prevalentemente delle componenti chiave della tecnica di degustazione.
Vogliamo procedere per tematica? Ad esempio, nell’ultimo episodio, su Lambrusco e Champagne, ho dedicato questo spazio ai metodi utilizzati per creare vini spumantizzati.
Vogliamo approfondire la degustazione? Oppure un territorio specifico di volta in volta? (Per esempio: se vi parlo di un rosso pugliese, in questa sezione potrei approfondire il territorio di appartenza)
Oppure vogliamo provare a parlare dell’abbinamento - con la doverosa premessa che è una pseudo-scienza e l’abbinamento perfetto non esiste?
Insomma, ditemi cosa ne pensate, mi affido.
Siamo in democrazia quindi ovviamente vince la maggioranza*
🌒 Link molto belli
Può un sommelier essere astemio? Il mondo del vino - ma soprattutto l’idea stessa del vino per le persone che lavorano nel settore - sta cambiando.
La storia dell’uomo che ha inventato lo Champagne come bene di lusso. Spoiler: no, non è un monaco. Pazzesco
su Substack.Studi preliminari suggeriscono che “allenare” il nostro senso dell’olfatto, attraverso l’esposizione ripetuta a sostanze intensamente profumate, potrebbe influire sulle prestazioni cognitive in determinati compiti. Daje. Sul Guardian.
In Giappone una cantina vende il vino “x”, senza fornire dettagli circa la varietà di uva utilizzata. Tra coloro che ne indovineranno il varietale, tre verranno estratti a sorte e premiati. Se abitassi in Giappone farei sicuramente parte di questo Wine Club. Su The Japan News.
COP 28 e le implicazioni per il mondo del vino, sul blog di Tim Atkin MW.
L’atto della degustazione come volano di mindfulness: d’altronde, non è la natura stessa del vino - in continua evoluzione - un invito a goderci il calice che abbiamo in mano in questo preciso istante, poiché unico e irripetibile? Un pezzo illuminante di
su Substack.
Per questo mese è tutto: grazie mille per avermi dedicato del tempo.
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Ci sentiamo presto, ciao!
Grazie mille, Giulia!
Adesso sì che è iniziato il 2024 ☺️ Tra l'altro, per quanto concerne la selezione dei vini: Albana Grape of my Heart ❤️